Bambini stanchi: pensiamo anche all’alimentazione

Energia

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Può capitare, che in alcuni momenti della vita dei nostri bambini/e, i genitori riscontrino episodi di stanchezza, di mancanza di energia e, a seguito, una minore concentrazione nella quotidianità e a scuola. Certamente, in prima battuta, bisogna pensare alla correttezza degli stili alimentari. Un organismo in via di sviluppo necessita di un adeguato apporto di nutrienti, tra cui le vitamine del complesso B.

Vitamine gruppo B, per la stanchezza ma non solo

«Una corretta alimentazione è determinante per uno sviluppo armonico di organi e apparati e in particolare del sistema nervoso e di quello immunitario», spiega Giuseppe Banderali, direttore della UO Pediatria, ospedale San Paolo, Università di Milano. «Nel bambino/a possono manifestarsi stati carenziali anche per brevi periodi, in particolari fasi cruciali dello sviluppo dell’organismo.
Nelle prime età della vita, quindi, devono essere create le condizioni ottimali per costruire la salute dell’individuo. In tale ottica un aspetto di sempre più evidente rilevanza è rivestito dal ruolo esercitato dai micronutrienti, con particolare riferimento alle vitamine del gruppo B. Le vitamine del gruppo B sono, infatti, componenti importanti di sistemi enzimatici, agendo da coenzimi, e sono coinvolte in differenti processi metabolici che permettono l’utilizzo di carboidrati, lipidi e proteine per ricavare energia». Prima di tutto curare l’alimentazione del bambino, orientata sulla dieta Mediterranea. Tuttavia, come osserva ancora Banderali, «scelte dietetiche individuali dettate dalle condizioni economiche o dalla volontà di escludere alcuni alimenti dalla dieta possono essere responsabili di carenze vitaminiche» (1).

Poca voglia di mangiare

L’inappetenza, dovuta a varie cause (anche di carattere psicologico), può minare alla base un apporto corretto di nutrienti essenziali, vitamine, proteine e minerali. Può accadere ad ogni età, per scelte di vita sbagliate, ma soprattutto in età infantile o adolescenziale è importante prestare attenzione alle richieste nutrizionali di un organismo in crescita.

Un investimento per la salute

In tutti i casi sopracitati, risulta più efficiente supplementare la dieta con le vitamine del complesso B (B1, B2, B3, B5, B6, B8, B9, B12) e la vitamina C. Si tratta di vitamine che devono essere introdotte quotidianamente poiché il corpo umano non le accumula, arricchendo la dieta di alimenti crudi – verdura, frutta e vegetali in genere – ma anche di cereali interi e legumi. Alle vitamine liposolubili appartengono invece la vitamina A, D, K ed E che l’organismo accumula principalmente nel grasso (2). «Bisogna considerare che i bambini sono a maggior rischio di deficit di micronutrienti rispetto agli adulti, perché hanno minori riserve e le carenze comportano più gravi conseguenze a livello fisico e cognitivo», fa notare Banderali. Promuoviamo un circolo virtuoso: più attività all’aria aperta, una buona vita di relazione e un’adeguata nutrizione per rendere più robusti il sistema immunitario e lo sviluppo cognitivo. Tra i nutrienti che non possono mancare citiamo anche la vitamina C, aminoacidi come L-glutamina e L-arginina, e minerali come ferro e zinco.

Le vitamine B, perché non possono mancare?

Perché è importante assumere le vitamine del gruppo B? Vediamo, seguendo la lezione dell’Istituto Mario Negri. La tiamina (B1) favorisce lo stato generale di nutrizione dei tessuti nervosi. La riboflavina (B2) è importante per lo stato di nutrizione della pelle e delle mucose. L’acido pantotenico (B5) è una vitamina importantissima nella protezione da una serie di condizioni patologiche ed è molto diffusa in tutti gli alimenti sia animali che vegetali, soprattutto fegato, tuorlo d’uovo, legumi e lievito di birra. La piridossina (B6) influenza l’efficienza nell’utilizzo delle proteine da parte dell’organismo, la sintesi dell’emoglobina e il metabolismo dei carboidrati e dei lipidi. La cobalamina (B12) è coinvolta nel metabolismo degli acidi grassi, degli amminoacidi e degli acidi nucleici. Una sua carenza è piuttosto rara, ma, se si presenta, può causare disturbi a carico del sistema nervoso e nella produzione delle cellule del sangue. L’acido folico (B9) interviene nella sintesi del DNA, nel metabolismo degli aminoacidi e nella riparazione dei cromosomi (3).


Bibliografia

Banderali G. Vitamine del gruppo B, un ruolo fondamentale anche per il sistema immunitario. Il Medico Pediatra, 4, 2017 https://www.ilmedicopediatra-rivistafimp.it/wp-content/uploads/2018/11/Suppl_RivFIMP_4_17.pdf

Fondazione Umberto Veronesi. Integratori vitaminici o no? https://www.ilmedicopediatra-rivistafimp.it/wp-content/uploads/2018/11/Suppl_RivFIMP_4_17.pdf

Mario Negri. Gli integratori alimentari servono davvero? https://www.marionegri.it/magazine/integratori-alimentari

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